
Don Dante Clauser nel 1977 lascia la parrocchia di San Pietro a Trento per “essere amico di coloro che non hanno amici”, condividendo per un periodo la vita in strada con “i barboni”. Nel 1979 con altri otto soci fonda la Cooperativa Punto d’Incontro per offrire risposte ai bisogni primari delle persone senza dimora, attraverso un invito a pranzo “siediti e parliamo”.
Una storia da allora ad oggi fatta di persone, di relazioni, di esperienze, di traguardi raggiunti, di ideali mancati e di un futuro tutto da costruire.
La nostra storia
1977
Don Dante Clauser dopo aver sperimentato la vita di strada, avvia l’esperienza di Via Travai
1979
Atto costitutivo della Cooperativa Punto d’Incontro scs onlus
1981
Allestito e potenziato il Laboratorio: agli inizi solo sgomberi di soffitte e cantine, il primo settore vero e proprio fu il restauro
1989
Avvio del settore falegnameria nel Laboratorio
1999
Avvio del settore artigianato artistico in Laboratorio e inizio in Cooperativa della raccolta sistematica dei dati
2010
I numeri elevanti che da alcuni anni caratterizzano il servizio mensa portano ad una crisi. Il risultato fu la scelta di mettere dei filtri di accesso in collaborazione con i servizi sociali e gli altri enti del terzo settore, diversificando l’offerta
2013
Scomparsa del fondatore Don Dante Clauser
2018
Passaggio al self-service per il servizio mensa: ritorno alla condivisione del pasto
2019
La Cooperativa compie 40 anni
2022
Avvio della campagna di raccolta fondi “Un pasto alla volta”
2023
Trasferimento del Laboratorio nella sede di proprietà a Mattarello
2024
A maggio vengono attivati Laboratori occupazionali per il coinvolgimento degli ospiti
A giugno vengono attivati Laboratori occupazionali per il coinvolgimento degli ospiti
A luglio trasferimento nella sede temporanea presso Casa Sant’Angela

La Mission
La Cooperativa Punto d’Incontro si fa carico dei senza dimora, dei più poveri, degli esclusi, delle persone che non hanno risorse per soddisfare le più elementari necessità, di coloro, giovani e non, che le vicende della vita hanno privato di relazioni umane significative e che sono stati portati a vivere sulla strada. Vogliamo curare la qualità della risposta che diamo a quanti di loro si rivolgono a noi cercando, con umanità e competenza di instaurare un rapporto fondato sull’ascolto, il dialogo e la ricerca comune di possibili percorsi di ricostruzione di relazioni umane e di reinserimento, in rete con tutti i servizi del territorio, pubblici e privati.
Attenzione ai bisogni
Cerchiamo di osservare, condividere e rileggere insieme: cerchiamo di accogliere i bisogni nella loro forma più nascosta, al di là delle apparenze.
Qualità e non quantità
Desideriamo avere attenzione al singolo individuo e alle relazioni. Non solo servizi: l’accoglienza rimane la priorità.
Stare alla frontiera estrema
Presenti nella strada, cercando di comprendere quello che accade, ascoltando i bisogni non espressi.
Risvegliare umanità
Siamo ponte tra centro e periferia della comunità, per risvegliare lo spirito di fraternità e solidarietà, iniziando da noi stessi.

Trasparenza
Quello che ogni giorno facciamo al Punto d’Incontro è uno sforzo corale, l’espressione di una comunità accogliente: operatori, volontari e ospiti, quartiere e associazioni, grazie a risorse pubbliche e donazioni private, tutti siamo responsabili di fare in modo che ognuno possa “giocare il proprio gioco”.